Il testo di legge contiene 4 articoli: il primo riguarda le “disposizioni generali, tipologie contrattuali e disciplina in tema di flessibilita’ in uscita e tutele del lavoratore” e comprende di 69 commi; il secondo “ammortizzatori sociali”, ne contiene 73 commi; il terzo su “tutele in costanza di rapporto di lavoro”, ne contiene 49 commi; il quarto su “ulteriori disposizioni in materia di mercato del lavoro”, ne contiene 79.
Il testo di riforma è stato modificato dalla legge del 7 agosto 2012, n. 134, che ha convertito il decreto legge n. 83 del 22 giugno 2012 (cd. decreto sviluppo); in particolare, l’art. 46 bis ha previsto misure di intervento alla legge 92/12 con riguardo a: lavoro stagionali, apprendistato, prestazione di lavoro con partita IVA, lavoro accessorio, mobilità, ammortizzatori sociali, settore dei call center, lavoro delle persone disabili, lavoro parasubordinato, cassa integrazione guadagni straordinaria, crisi aziendali e concordato.
All’interno dell’osservatorio ci sono pagine specifiche sulle discipline modificate dalla riforma: il decreto legislativo 61/00 sul lavoro a tempo parziale; il decreto legislativo 368/01 sul lavoro a tempo determinato; la normativa in materia di appalto, lavoro intermittente, contratto di inserimento, lavoro a progetto, lavoro occasionale accessorio e la somministrazione disciplinati dal decreto legislativo 276/03; il testo unico dell’apprendistato 167/11; la legge 68/99 per il diritto al lavoro dei disabili, il testo unico in materia di maternità e paternità n. 151/01, lo Statuto dei lavoratori, in particolare la tutela del lavoratore in caso di licenziamento illegittimo (art. 18).
Durante l’iter di approvazione della riforma, è stato sottoscritto un protocollo sul lavoro pubblico il 3 maggio 2012, in considerazione delle previsioni di cui all’art. 1 co. 7-8 del testo in base ai quali “Le disposizioni della presente legge, per quanto da esse non espressamente previsto, costituiscono principi e criteri per la regolazione dei rapporti di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, in coerenza con quanto disposto dall’articolo 2, comma 2, del medesimo decreto legislativo. Restano ferme le previsioni di cui all’articolo 3 del medesimo decreto legislativo. 8. Al fine dell’applicazione del comma 7 il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, individua e definisce, anche mediante iniziative normative, gli ambiti, le modalita’ e i tempi di armonizzazione della disciplina relativa ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche.“.
Vademecum sulla riforma del mercato del lavoro del 22 aprile 2013, consultabile presso il sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: orientamenti interpretativi, consistenti in domande e risposte (10 sul contratto a termine; 3 sul contratto intermittente; 2 sull’apprendistato; 3 sul lavoro accessorio; 1 sull’associazione in partecipazione; 4 sul contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto; 3 sulla responsabilità solidale negli appalti; 4 sulla procedura collettiva del licenziamento per giustificato motivo oggettivo). Tali orientamenti sono stati condivisi con il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, definiti il 7 e 8 febbraio 2013.
Siti esterni richiamati: Direzione provinciale del lavoro di Modena e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.